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Spiragli di Primavera (Moiazza Sud)

Aggiornamento: 17 apr 2020



Escursione di Primavera effettuata nel 2019


Torno indietro nel tempo di circa un'anno, un momento in cui sembrava che tutto stesse pian piano ricominciando a vivere. Una di quelle giornate in cui la Natura apre definitivamente la porta alla stagione dei fiori, dei colori, di tutti quei momenti e situazioni in cui tutto ciò che testimonia la vita, il rinascere, avessero dato inizio a questo nuovo ciclo. La neve debole lungo il sentiero e in quei versanti al cospetto del caldo sole. Più resistente all'ombra delle alte montagne dove, con la complicità delle basse temperature notturne, riesce ancora a mantenere rigido quel suo leggero velo stratificato.


Ciò che si respira è tutto ciò che di meglio riesco a percepire dall'ambiente che mi circonda


La Moiazza Sud, imponente crostone roccioso che nel mio immaginario è la porta principale per raggiungere l'area della Civetta. Passo Duran, forcella stradale che divide in due l'Agordino e la Valle del Boite e quel piccolo sentiero che si inoltra tra i boschi in direzione del Rifugio Bruto Carestiato. La mia prima Primavera è ai piedi della Moiazza, il mio primo e profondo respiro lungo questo sentiero che sa già di una nuova stagione e in cui, come ogni anno, alimenta questa mia carica di adrenalina. Un momento così tanto atteso, l'inizio di quel lungo cammino che fino ad Autunno inoltrato mi darà l'opportunità di muovermi liberamente, di seguire tutti i normali sentieri di media e alta montagna senza dover cambiare programmi a causa delle forti nevicate che spesse volte sono degli ostacoli quasi insuperabili.

Arrivare al Rifugio è una semplice e tranquilla passeggiata di poco più di un'ora. Attraverso i boschi del Duran che in certi frangenti si aprono a cielo aperto, permettendomi di focalizzare il mio sguardo verso le vette che circondano la Valle Agordina e scoprire così dei punti di vista che si presentano con un'aspetto un po diverso. Come Cima Nord di San Sebastiano che è quella che risalta maggiormente lungo questa mia escursione. La sensazione che percepisco è molto positiva, sento di camminare con quella tranquillità ed energia come se il mio corpo e la mia mente avessero già assimilato tutta quest'aria di novità, di cambiamento. Il sole bello caldo, il cinguettio degli uccellini e quel riflesso di luce tra le foglie degli alberi e gli aghi dei pini, che è come dare il via ad un processo dove tutto inizia a colorarsi nuovamente di verde. Casera Duran che trovo per una buona parte ancora sommersa da alcuni cumuli di neve, formati dal vento che lungo le pareti di questa Malga hanno trovato una solida presa. Ma quella della neve sulla Casera è solo un punto di vista, il rumore continuo e piacevole delle gocce che scendono dal tetto sono la conferma di ciò che il tempo sta dettando in maniera scrupolosa ed attenta..



Tutto questo è stare bene, è il mio stare bene. La spensieratezza che sto vivendo in questa giornata è quello che considero il perfetto equilibrio che riesco a stabilire con la Montagna e che per me è un'importante fonte di idee e di ispirazione. Si, perchè per poter riuscire a scrivere e trasmettere tutto ciò che vivo dentro, l'ispirazione migliore è quella che nasce dal mio cuore e che passa attraverso la mia battitura grazie alla mente, "carburatore" importante di tutti i miei testi.

Il Bruto Carestiato è un Rifugio situato a 1834m al Col dei Pass, all'interno del Parco Naturale delle Dolomiti Bellunesi. Una struttura esclusivamente estiva ma che mi trasmette già quell'immagine di un qualcosa appena svegliatosi dal lungo sonno riservato non solo agli animali, e pronto per iniziare una nuova stagione che non tarderà ad arrivare. La mia è una giornata di metà settimana e questo è il motivo per cui sono completamente solo, padrone di un territorio e di un Rifugio che mi accoglie a braccia aperte e che mi regala quel grande valore che io lego alla solitudine, la mia solitudine all'interno di questi contesti. L'aria fresca che sale dalla Valle Agordina inerpicandosi lungo le pareti delle due Pale rocciose, la Pala del Belia e la Pala delle Masenade, che svettano oltre i 2000m e spalle di roccia del Carestiato. Tutto fa parte di quei momenti particolari, momenti in cui non devi assolutamente perderne nemmeno un minimo soffio. Sale con quella sua delicatezza tenendo dei ritmi alternanti e mai precisi, come a voler seguire dei tempi dettati unicamente da questa Natura che anche nelle cose più semplici ne tiene il potere assoluto. La sento scorrere sul mio viso, dolce ed eterna ninna nanna.


Tutto è perfetto, non posso chiedere di più da questa mia lunga giornata perchè la perfezione che sto vivendo è composta da un tesoro di inestimabile valore, nascosto in ogni minimo particolare e di cui la distrazione ne è il peggior nemico.

La Primavera dunque, tutti i presupposti sono favorevoli al dare inizio a questo nuovo momento. Nulla capita per caso, ogni passo, ogni mio sguardo mi porta ad osservare i lunghi ghiaioni che scendono dalle Pale verso le piccole vallate che compongono la base della Moiazza. Liberi dalla neve come la traccia del sentiero stesso che prosegue ad Est, in direzione del Rifugio Vazzoler, ben visibile e facilmente praticabile.


Tutto nella normalità, tutto come il tempo scandisce da sempre


In seguito non sarà così perchè la Natura riserva tante di quelle sorprese che per imparare da Lei tutto questo non basterebbe una vita intera.

La mia è stata una temporanea illusione, dettata da quella convinzione in cui sei così talmente sicuro del tempo che scorre, che mai ne avresti pronosticato un repentino cambiamento. Quella della Moiazza è stata la mia "prima Primavera" dell'anno, dove tutto ciò da me sopra descritto è dettato dallo stesso pensiero con cui, come ogni anno, metti nell'armadio tutti i vestiti pesanti per dare aria a quelli più leggeri, quelli estivi.

E' bastato solo il tempo a dare torto a questa mia illusione. Un tempo non proprio a ridosso di questa mia prima Primavera ma segnato in un periodo alle porte del mese di Maggio, dove qualsiasi elemento risanato dalla luce e dal calore del sole si è nuovamente ritrovato sommerso da quel manto nevoso che mai ti saresti aspettato.

Maledetta Primavera citava una canzone degli anni '80, io preferisco definirla Pazza Primavera perchè ciò ti fa capire che nulla può essere escluso da qualsiasi situazione in cui Madre Natura detta delle regole che per noi, esseri umani, molte volte risultano imprevedibili.

Il tempo poi passa, con il passare del tempo tutto si riequilibra e tutti gli elementi svolgono la loro regolare mansione seguendo quel percorso stagionale dettato da un sistema che noi non possiamo controllare e nemmeno gestire. I fiori tornano a risplendere lungo i prati e i sentieri. La roccia rispecchia nuovamente la forte luce e il calore del sole e quel ciclo di vita che lega il Mondo animale con la natura stessa è nuovamente al nostro fianco, come ad accompagnarci lungo quel sentiero che per noi è un cammino senza fine.




Spiragli di Primavera - Punti di Vista



Verso l'Agordino




Casera Duran




Versante Est della Moiazza dal Bruto Carestiato


Verso l'Agordino





Location: La Moiazza - Passo Duran (BL)

Area Geografica: Valle Agordina - Dolomiti Bellunesi (BL)

Regione: Veneto

Accesso: Dal Passo Duran su sentiero 549 in direzione del Rifugio Bruto Carestiato









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