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Riprendere il cammino... (Pillole)



“Tutti noi esseri umani dovremmo aiutarci sempre, dovremmo godere soltanto della felicità del prossimo, non odiarci e disprezzarci l’un l’altro. In questo mondo c’è posto per tutti. La natura è ricca. E’ sufficiente per tutti noi. Voi avete l’amore dell’umanità nel cuore. Voi avete il potere di rendere questa vita libera e magnifica, di trasformarla in un’avventura meravigliosa. Combattiamo per un mondo nuovo, un mondo giusto, che dia a tutti un lavoro. Ai giovani un futuro e agli anziani la sicurezza. Combattiamo per liberare il mondo, eliminando confini e barriere, eliminando l’avidità, l’odio e l’intolleranza. Combattiamo per un mondo ragionevole, un mondo in cui la scienza e il progresso, diano a tutti gli uomini il benessere. Uniamoci tutti!”


Charlie Chaplin



Parole di una straordinaria potenza, una forza di positività che mi fa pensare molto al nostro periodo attuale. Non solo Covid o la Natura che sta morendo per mano nostra. Il significato è profondo, indipendentemente dalla geniale mente di chi ne ha dato vita (Chaplin) e dalla sua personalità, che nel corso della sua di vita ne ha scaturito polemiche e dibattiti internazionali a non finire. Sono parole che si rispecchiano perfettamente su quello che stiamo tutti vivendo oggi , parole che toccano dentro e che dovrebbero far riflettere ognuno di noi. La reazione a tutto questo parte dal desiderio di riprendere in cammino, proseguire lungo quel sentiero lasciato a causa di una forza mortale più potente di noi stessi. Riprendere il cammino finalmente, con l'obbligo di rispettare ancora determinate regole ma con la consapevolezza che la tanta sognata libertà stia pian piano a farsi strada all'interno della nostra quotidianità.


Imparare a rispettarci, abbattendo qualsiasi muro legato al pregiudizio. Imparare a rispettare la Natura e guardarla tenendoci per mano per cercare di trasmettere quelle grandi emozioni che ancora oggi, dopo tutto quel male accumulato, riesce ancora a donarci. Guardare al futuro con gli stessi occhi con cui guardiamo un panorama, scrutando il più possibile un'orizzonte che ci accompagna verso vette lontane, il nostro destino. Cercare di immedesimarsi negli animali stessi e percepire quel loro istinto di sopravvivenza, vissuto con quella normalità che li porta ad essere gli esseri viventi più liberi dell'intero pianeta.

I sentieri si riaprono, con essi si riaccende quella speranza che porta alla normalità, alla libertà di muoverci in giro per il Mondo con la consapevolezza che tutto ciò che è stato debba servire come monito per noi e per le generazioni future.

Questo potrebbe essere stato un segnale importante, un avviso per aprirci gli occhi su una realtà che uccide e per condurci verso la consapevolezza che tutto questo non debba mai più ripetersi.

Andare avanti dunque, il sentiero è ancora lungo e i panorami ci regaleranno nuovi ed infiniti orizzonti. Impariamo a guardare e a capire ciò che i nostri occhi trasmettono alla nostra mente, alla nostra anima, potrebbe essere il nostro futuro...


Stefano IntoDolomitesBlog








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