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I Casoni in Primavera (Valfredda - Falcade)



Escursione primaverile effettuata nel 2019

Si dice che il coinvolgimento inizia sempre con le giuste parole, con quel commento che in maniera infallibile riesca a cogliere l’attenzione di chi si accinge a leggerti.

Dove voglio portarvi con questo mio post è all’interno di una Primavera molto particolare, all’interno di un territorio che io posso considerare che di passaggio per i diversi Trekking che risalgono verso Cima dell’Uomo e Cima Ombrettòla, che un punto fermo dove poter concentrare una giornata intera godendo di diversi punti di vista e cogliere così il meglio di questa piccola e nascosta vallata.

Di Valfredda ve ne ho parlato un po di tempo fa, ve ne ho parlato presentandovi il suo aspetto dal punto di vista invernale. Un territorio completamente invaso dalla neve dove lo spettacolo di una ciaspolata al suo interno è uno dei migliori consigli da potervi proporre durante la stagione bianca. Ma Valfredda è una zona territoriale di Falcade che ho scoperto all’incirca un anno fa, ne ero rimasto particolarmente colpito durante una mia escursione estiva nel 2018. Allora mi trovavo all’altezza di Passo Valles, quel passo che guarda verso il Passo San Pellegrino dal versante opposto, al di sopra del Lago di Cavia e che permette un punto di vista completo di questa vallata che si divide tra il Trentino e il Veneto. Valfredda riuscivo a identificarla grazie a quei suoi masi, quelle piccole baite e fienili privati che dell’intera zona sono la caratteristica principale e che dal passo stesso erano abbastanza visibili. Al tempo mi ero segnato come tappa da effettuarsi l’Estate stessa ma poi altri programmi e cambiamenti di direzione hanno allontanato solo in modo temporaneo il mio passaggio. Però tutto questo è rimasto, quella curiosità nata nell’osservarla da così lontano è stato quell’obbiettivo, quel punto fermo che nell’arco di poco tempo dovevo assolutamente portare a termine. L’occasione mi capita, arriva durante la Primavera del 2019 ed ecco che Valfredda mi accoglie al suo interno durante una stagione particolare, dove l’Inverno ne ha già quasi abbandonato il territorio per dare inizio alla nuova stagione in arrivo.

A dire il vero la piccola valle lungo quel mio sentiero è parte finale di un Trekking che inizia dal vicino Fuciade e che mi trasporta, con un perfetto giro ad anello, all’interno di questi piccoli fienili ed esaudire così un desiderio, un obbiettivo finalmente da portare a termine.





Baite e Fienili

Queste piccole e caratteristiche strutture in legno fanno parte di una lunga storia, una storia che si lega in maniera forte con le antiche tradizioni di culture e popolazioni di alta montagna. Come la vicina Fuciade, i casoni di Valfredda sono ciò che rimane di un’epoca in cui la montagna era vissuta dai locali come punto agricolo di primaria importanza. Il loro utilizzo durante gli alpeggi estivi era importante punto logistico per uomini e animali che durante le lunghe estati soggiornavano immersi all’interno di un mondo composto da pace e tranquillità. Con il passare degli anni, ma soprattutto delle generazioni, la cultura agricola d’alta montagna ha pian piano lasciato spazio a quello che il turismo di massa iniziava a concentrare le proprie energie e risorse.



Il vicino Passo San Pellegrino e il centro turistico di Falcade hanno dirottato l’attenzione alle varie possibilità economiche ricavabili tutto l’anno, suddivise per stagioni e tipologie di attività che con gli anni sono cresciuti a dismisura fornendo all’intero territorio una potente risorsa economica. Ma tutto questo non ha minimamente distratto l’attenzione rivolta a questa testimonianza ancora viva e ben gestita dalla popolazione locale.

Buona parte di esse sono state ridimensionate e organizzate come baite private, dove cittadini locali, e non, le utilizzano come piccoli rifugi da utilizzare sia durante l’Estate che d’Inverno divenendo delle ottime alternative per staccare per brevi o lunghi periodi dalla propria quotidianità. Camminare lungo quella sua piccola via principale è l’occasione per toccare con mano tanta storia, l’occasione per osservare sin dai minimi particolari qualsiasi situazione che esse rappresentano. Anche la metodologia di costruzione, il modo di lavorare il legno e renderlo adattabile per una costruzione. Le rifiniture e la particolare attenzione di ciò che l’abile ed esperta mano è riuscita a creare, rappresentati per esempio da una cornice o da un balcone che dia maggior risalto alla fioritura presente.



Guardandomi attorno la montagna che mi circonda è quella di media quota. Valfredda è circondata da una serie di vette che riescono ad oltrepassare di poco i 2000m. Risalendo a Nord il Sass de Valfredda oltrepassa i 3000m dando vita alle cime più alte del territorio montuoso che raduna tutta una serie di spinali rocciose che collegano la già citata Cima Uomo e, più nascosto a Nord, il Sass Vernale. Tutte cime formate da una tipologia di roccia che non rientra minimamente nella classica Dolomia, quella che rende mito ai più conosciuti “monti pallidi” delle Dolomiti. Roccia scura, ricoperta da enormi strati di prati in erba che rendono il territorio l’ideale per gli alpeggi. Una formazione, una sua veste più naturale che rende maggiormente l’idea durante la Primavera a disgelo già inoltrato dove le ultime avvisaglie nevose non possono far nulla contro queste bellissime e calde giornate di sole.

Percepisco tanta energia positiva in ogni mio passo. Il piacere di incrociare qualche escursionista di passaggio come me e scambiare qualche parola con dei locali, che approfittano di questo nuovo periodo per sistemare e dare nuovamente luce e vita alle loro piccole creature dopo un lungo Inverno che tutto ha fermato. La loro cordialità con quell’espressione tipica di una comunità formata da una cultura molto lontana dalla mia. Quella cultura fatta di cose semplici, di tanta cortesia e quella disponibilità di darti tutte le informazioni che desideri per finire con quel caffè calorosamente offerto, come a rendermi parte di quella loro stessa famiglia. Quanto vi invidio, non solo per il Paradiso che vi accoglie ogni qualvolta voi lo desiderate, ma per quell’umiltà che vi rende merito nell’essere rappresentanti di una vera storia di montagna.

Punto di riferimento logistico importante lungo il territorio è la presenza del Rifugio Flora Alpina lungo il Pian dei Cros, che dalla valle è posizionato a pochi minuti di cammino e che garantisce ottima accoglienza a tutti i suoi ospiti.




I Casoni di Primavera - Punti di Vista











Vista sul Sass de Valfredda



















Location: Valfredda - Falcade (BL)

Area Geografica: Falcade - Passo San Pellegrino

Regione: Veneto

Accesso: Dal Rifugio Flora Alpina raggiungibile in auto direttamente dalla SS346 Falcade->Passo San Pellegrino. Dal Rifugio si prosegue su strada sterrata con indicazioni Valfredda. Dal Rifugio Fuciade, che si raggiunge su strada sterrata che rientra all'interno dell'Alta Via n°2, su sentiero 670 per ridiscendere attraverso i verdi prati de La Buia, un dosso collinoso che sovrasta la Valfredda.












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