Disgelo ai Laghi (Colbricon)
- Stefano IDBolg
- 30 apr 2020
- Tempo di lettura: 4 min
Aggiornamento: 1 mag 2020

Escursione primaverile effettuata nel 2019.
Capita in rare occasioni in cui la Natura riesca a regalare una abbinamento così particolare. Tenere uniti all’interno di un piccolo spazio due laghi in alta montagna è una cosa che capita spesso, ma tenere stretti l’uno con l’altro due specchi d’acqua così grandi è cosa molto rara. I Laghi del Colbricon fanno parte di questa rarità, uno vicino all’altro dove solo una stretta radura erbosa li divide, con un dislivello che ne crea quella figura così emblematica e carica di energie positive.
Il sentiero che mi porta in questo piccolo angolo di Paradiso si snoda all’interno del Parco Naturale di Paneveggio, un vasto territorio che trova vita tra le Pale di San Martino e il vicino Lagorai. Dal Passo Rolle, e più precisamente all’altezza di Malga Rolle, in poco più di un’ora di facile sentiero è possibile raggiungere ed ammirare con i propri occhi tutto questo.

Inizia il sentiero dalla vicina Malga Rolle
Il mio cammino si svolge all’interno dei boschi che stanno ai piedi della Tognazza e della Cavallazza, due vette di roccia frastagliata che si mescola ai verdi prati che durante la stagione estiva danno vita ai pascoli all’interno di questo territorio. Durante la Primavera è facile trovare ancora la presenza di piccoli fazzoletti nevosi che alimentano al meglio l’escursione. Un susseguirsi di facili e leggeri sali e scendi dove tutti i possibili rumori provenienti dalla strada che collega il Rolle con la Val di Fiemme, vengono abilmente attutiti dalla fitta boscaglia che accompagna il cammino. Alcuni spunti che permettono di guardare una serie di panoramiche che si allungano verso le vette del Lagorai, con Cima Colbricon (2602m) che in certi frangenti, tra la fitta boscaglia, si fa notare e questo deduce l’imminente arrivo ai laghi e al Rifugio Laghi di Colbricon (1927m), ancora chiuso ma visto il periodo prossimo per accogliere tutti gli escursionisti.

Lungo i boschi della TransLagorai

Il "Lago Maggiore" e il Rifugio Laghi di Colbricon
È una bella giornata di Primavera, Cima Colbricon è in alcuni suoi frangenti ancora ricoperta dagli ultimi e deboli aloni di neve caduti di recente. Le acque del primo lago, quello che accoglie sulle sue sponde il Rifugio, sembrano un’enorme pentolone di acqua ghiacciata, e poterlo aggirare è cosa semplice a differenza di una mia visita di qualche mese prima dove la neve era in certi punti quasi impossibile da affrontare. E’ quello che io personalmente definisco il “Lago Maggiore”, quello che tra i due è il più grande, che essendo quello più in alto rispetto al gemello più piccolo, non ne permette di osservarne la presenza. La magia prende piede nel momento in qui attraverso quel tratto di sentiero all’interno di quel fazzoletto erboso che ne compone una specie di divisorio naturale. Il punto è strategico, mi permette di osservarli tutti e due e di avere conferma del notevole dislivello l’uno dall’altro. Riuscire ad immortalarli assieme da quel punto è praticamente impossibile, dovrei risalire qualche versante per poter abbracciarli all’interno di un unico scatto e fermarne il tempo.
Mi accontento di quello che riesco a fare, il giusto indispensabile per dare risalto a questo mio punto di vista
Questa è un escursione molto semplice, quasi sempre in linea orizzontale dove i tempi descritti sulle tabelle segnaletiche ne rispettano in modo perfetto qualsiasi previsione. Primavera al Colbricon è l’occasione per poter ammirare il disgelo visto dalle calme acque di questi due laghi, quell’occasione che permette di poter ammirare la fauna che abitualmente vive all’interno di questi elementi acquiferi ed osservarne la lenta e naturale ripresa. Una delle cose che da questo punto di vista mi ha veramente stupito come non mai, è dettato da uno strano rumore che inneggiava nell’aria sin dal momento di aver raggiunto il Rifugio. Sembrava il rumore che in lontananza aveva le sembianze del rotore di un elicottero, un continuo ed assiduo fruscio interminabile e spesso abituale lungo questi territori di montagna. Mai un attimo di sosta, una continuità che andava aumentando man mano che mi avvicinavo al versante più a Nord del “Lago Maggiore”, tanto che ad un certo punto mi sono sentito anche infastidito da quel rumore meccanico ad intromettersi in questo mio mondo così silenzioso.
Non si trattava di un rotore meccanico, ad un certo punto i miei occhi hanno iniziato a focalizzare una serie di movimenti strani che da una delle insenature naturali del lago si estendevano verso il centro delle sue acque. Un’infinita colonia di rospi, a centinaia che si muovevano in continuazione sfruttando il calore del sole con le acque ancora gelide, perfetto ambiente per la loro quotidianità. Ad ogni mio passo, man mano che mi avvicinavo, spuntavano come dal nulla, da quelle insenature e spaventati dalla mia presenza che ne causava un fuggi fuggi generale.
Un rumore quasi assordante, di quella consistenza che essendo creata dalla Natura era uno spettacolo da vivere
Un piacevole fuori programma che ha incuriosito il mio desiderio di guardare, cercando di carpire alcune logiche che questi branchi mettevano in atto a fronte di ogni mio singolo passo, ad ogni mio movimento che istintivamente mi avvicinava a loro.
Dalla Natura mi piace imparare, osservando con molta attenzione tutti quei particolari che la Natura stessa, anche in modo casuale, trasmette. Di questa giornata primaverile posso dire con certezza di aver imparato qualcosa di nuovo, e stavolta da una colonia di rospi e dal quel loro caotico gracidare che nel loro modo di esprimersi deve per forza voler dire qualcosa.
Disgelo ai Laghi - Punti di Vista

Cima Colbricon vista dalla Tognazza

Cima Colbricon e il "Lago Grande" che scorge attraverso il bosco

Cima Colbricon vista dal Rifugio Laghi di Colbricon

Rifugio Laghi di Colbricon

Il "Lago Grande" e vista verso il Passo del Colbricon

Il lago minore. In lontananza le vette del Lagorai

il lago minore. In lontananza le vette del Lagorai

I due Laghi all'interno di un unico scatto. In lontananza sulla dx le vette del Lagorai
Location: Laghi del Colbricon - Colbricon - Trentino
Area Geografica: Parco Naturale Paneveggio - Passo Rolle
Regione: Trentino
Accesso: da Malga Rolle su sentiero 348->349 del Translagorai. Dal Ristorante Malga Ces su sentiero 348 con indicazioni Rifugio Laghi di Colbricon
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