Al Città di Carpi (Cadini di Misurina)
- Stefano IDBolg
- 23 apr 2020
- Tempo di lettura: 4 min

Escursione primaverile effettuata nel 2019
I Cadini di Misurina rappresentano un vero e proprio anfiteatro di roccia. Dai loro diversi punti di vista riescono a trasmettere quella imponente maestosità che evidenzia la loro straordinaria stratificazione rocciosa. Un gruppo dolomitico che racchiude la presenza di due soli Rifugi caratteristici di alta montagna, immersi e nascosti tra queste guglie che osservandoli da valle sembrano quasi impenetrabili.
Il Rifugio Città di Carpi è quello che più si posiziona in maniera meno impegnativa dal punto di vista fisico/tecnico, e che va ad abbracciare un territorio che è a Sud del gruppo con la migliore terrazza panoramica che guarda verso le Marmarole. In Primavera, con i suoi battenti ancora chiusi, diventa uno dei punti di ripartenza e arrivo tra i più gettonati. Con il disgelo infatti il suo ampio e facile sentiero impone una completa libertà di movimento e la semplicità del cammino concede l’opportunità di riprendere a camminare lungo questi territori, con quella perfetta armonia che permette così di valorizzare al meglio ogni minimo particolare che mi circonda.

Un facile sentiero quindi, una facile e spensierata escursione che parte direttamente dal Rifugio Col de Varda, raggiungibile con la comoda seggiovia evitando così il più impegnativo sentiero che dal Lago di Misurina risale seguendo le tracce della pista da discesa invernale. I Cadini, nel loro versante a Sud, sono formati da una serie di medie e grandi cime che prendono come base il nome di Cadin, differenziandosi l’una dall’altra con degli attributi ben specifici. Percorrendo questo sentiero, il 120, si cammina il linea quasi orizzontale su di una quota media di 1950m sfiorando con mano la base di Cima Cadin della Neve, una lunga parete che si percorre all’interno di un habitat composto prevalentemente da bassi pini che permettono di avere visuali che iniziano dal Sorapis, spettacolare da questo punto di vista, ai grandi massicci delle sopra citate Marmarole.
Leggeri sali e scendi, tratti di sentiero che si immergono nei boschi della Maraia Alta per sbucare improvvisamente a cielo aperto e assaporare così quell’inconfondibile calore di questo sole di Primavera, non troppo debole e nemmeno troppo caldo: la perfezione direi.


La prima sensazione che provo lungo questo itinerario è riuscire ad assaporare nuovamente quello spirito di libertà interiore, come se con l’inizio di questa nuova stagione tutto stia per ricominciare e rimettersi definitivamente in moto. La Primavera si sa è quella situazione che io definisco di ripartenza. Lungo i primi sentieri liberi dalla neve inizio a trovare le prime comitive di escursionisti dove l’espressione dei loro visi non tradisce minimamente la loro gioia, quella gioia ritrovata e ben palpabile anche dal loro semplice saluto che identifica uno status fisico e mentale perfetto.
Il Città di Carpi mi piace viverlo nel suo contesto annuale, non ci sono stagioni proibitive per raggiungere la sua posizione in Forcella Maraia, a 2110m di quota. Qualsiasi stagione è l’ideale, anche durante l’Inverno la comodità di collegamento che c’è con il Col de Varda lo identifica come meta preferita per chi, ciaspole ai piedi, ama vivere questo contatto con questa Natura anche durante la stagione bianca. Ma la Primavera è un qualcosa che si differenzia da tutto il resto dell’anno e questo vive all’interno delle situazioni personali.
Rifugio tipicamente estivo offre l’opportunità di panoramiche ad effetto. Non solo l’impressionante viste verso le Marmarole, basta seguire il sentiero 112 che si allunga poco dopo la forcella ed iniziare una lunga camminata all’interno del Pian della Musa ed avere così di fronte a se tutto il versante Sud al completo dei Cadini di Misurina. Da Cima Eotvos e la sua famosa Forcella della Neve, Cima Cadin di San Lucano e tutta una serie di guglie rocciose che si allungano quasi a disperdersi lungo la Val d’Onge che ne accarezza dolcemente ogni suo versante.

Cima Eotvos e Cima Cadin di San Lucano
Mi fermo in questo punto per diverso tempo. E’ il mio punto fermo della giornata, quello più importante dove poter raccogliere le migliori informazioni, scrutando con occhio attento tutto ciò che questa Natura in questi momenti mi sta offrendo. Scruto ogni singola guglia, ogni singolo spinale roccioso che affiora quasi incuriosito dalla mia presenza. Le Marmotte, presenza molto attiva lungo questo territorio, uscite dal loro lungo letargo già da qualche giorno e che inesorabilmente iniziano quel lungo processo che ogni giorno le impegna nelle loro “faccende domestiche”.
Il letargo è stato lungo pure quest’anno. Mesi e mesi completamente rinchiuse all’interno delle loro profonde tane ricoperte dalla neve, che con l’arrivo della bella stagione e del caldo sole impone un ritmo frenetico nel ristabilire un equilibrio che per loro è vitale nei mesi che verranno.
La giornata mi riserva tratti dove il sole si nasconde, enormi cumuli nuvolosi mi rubano per qualche minuto quel piacevole tepore che arriva direttamente dal cielo. Limpido l’orizzonte dove riesco a vedere con grande facilità in lontananza la sagoma della Croda dei Toni. Per non parlare delle vette più lontane, quelle che rientrano all’interno del territorio delle Dolomiti di Sesto, che viste da questo mio punto fermo con un po di fatica riesco a riconoscere.
Ripartire con semplicità. Per chi riprende l'attività dopo mesi di stop stagionale, arrivare al Città di Carpi è quell'occasione per ritrovare il giusto passo e la buona condizione per le grandi escursioni estive che verranno.
Città di Carpi - Punti di Vista

Le Marmarole

Verso Forcella Maraia

Le Marmarole e in basso i boschi della Maraia Alta

Le Grave di Pogofa e la spinale della Cima Ciadin della Neve

In lontananza il Sorapis

Attraverso i massi di roccia lungo il Col del Viero

Il Rifugio Città di Carpi con vista sulle Marmarole

Cima Cadin di San Lucano e il versante che scende lungo la Val d'Onge

Vista con in lontananza la Croda dei Toni

Lungo il sentiero della Maraia Alta nella fase di ritorno
Location: Rifugio Città di Carpi 2110m - Forcella Maraia
Area Geografica: Cadini di Misurina - Pian della Musa
Regione: Veneto
Accesso: Dal Rifugio Col de Varda (Misurina) in circa 90 minuti su sentiero 120 con indicazioni Rifugio Città di Carpi
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